Ora, guardate [l’articolo di copertina][2] e provate ad immaginare il soggetto a cui si riferisce. Me ne vengono in mente un po’:
* **I giornalisti (1):** che nemmeno andasse della loro vita sono riusciti a creare un giornale che avesse il minimo seguito per sopravvivere;
* **I giornalisti (2):** che non hanno avuto la benché minima capacità di adattarsi ad un mondo che cambia perché troppo saldamente ancorati alle loro poltrone e alle loro concezioni;
* **Il Management:** talmente ottuso da non ristrutturare quando era in tempo e completamente avulso dal mercato, tanto il mercato non serve, ci sono “i soldi pubblici che sono DOVUTI”;
* **La proprietà:** La proprietà che ha [accumulato un debito che nemmeno una industria][1] con migliaia di dipendenti e che fattura centinaia di milioni riesce ad accumulare. Per garantire poi cosa? 200 persone?;
* **Il Mercato:** sto bastardo che premia chi si adatta…
Non so, a me questa copertina riempie di tristezza.
Non per la morte dell’Unità, sia chiaro, quella si chiama **”selezione naturale di un organismo inadatto alla vita”**, ma verso un manipolo di persone convinte probabilmente che è sempre **colpa di qualcun altro**.
Sveglia, è il momento.
Estote parati.
[1]: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/banche-adesso-renzi-paghi-debito-ds/a858e2d0-15af-11e4-bcb3-09a23244c28e.shtml
[2]: http://www.unita.it/italia/unita-cessazione-pubblicazione-liquidazione-fago-nie-mian-ioannuzzi-pd-renzi-bonifazi-1.583242
Io credo che gli intellettuali di sinistra che stanno dalla parte dei governanti e non dei governati sono responsabili di molte delle disgrazie di questa splendida nazione. Pochi Peppino Impastato hanno trovato posto nei giornali radical chic che duellavano col fioretto quando c’era da prendere il bazooka contro commistioni tra mafia e politica che non hanno lasciato fuori nessun partito.