E le notizie di queste ultime ore annoverano [anche la Francia dopo l’Inghilterra][1] e la Germania come obiettivo delle manovre di intercettazione della NSA, dopo ad altre capitali Europee. E l’Italia?
La domanda di un amico giornalista (che sta preparando un pezzo per un noto settimanale) è semplice e diretta:
> UK, Germania e Francia sono uscite allo scoperto, affermando che la NSA spia i cittadini sapendo che è una prassi che vige per molti paesi, immaginiamo quelli del G8, l’Italia cosa deve aspettarsi?
La verità scomoda è che per l’italia sarebbe poco realistico, anzi permettetemi il termine “decisamente stupido” pensare che per qualche strana configurazione astrale si sia stati esclusi da un processo di intercettazione massiva e diffusa come quello adottato dalla NSA.
Sarebbe “decisamente stupido” sostenerlo sia perché sarebbe stato tecnicamente difficile isolare le comunicazioni italiane dal flusso di intercettazione, sia perché dobbiamo ricordarci che l’Italia rappresenta una posizione strategica sia con importanti realtà di creazione e commercializzazione di tecnologia bellica, sia con multinazionali nel settore energetico, sia per moltissimi altri campi con riflessi internazionali.
Pensare di essere scampati all’intercettazione non solamente sarebbe stupido, ma onestamente decisamente pericoloso per la sicurezza nazionale.
Ma se vogliamo essere pragmatici il vero problema non è la NSA (che tutto sommato è la agenzia di intelligence di un alleato) ma la possibilità per tutte le altre intelligence mondiali di seguire i “varchi” lasciati aperti dalla NSA e riuscire a compiere le medesime intercettazioni. Il “sistema intercettazioni” mondiale ora può beneficiare delle porte lasciate gentilmente aperte dagli americani, con anche una sorta di “scusante etica” ora che il precedente esiste.
La vera corsa ora è alla cifratura delle conversazioni verso chiunque, non solamente verso l’NSA.
Estote parati.
[1]: http://www.foxnews.com/politics/2013/10/21/france-demands-explanation-from-us-over-new-nsa-spy-report/
